Cinque Punte

Salita alla Prima (1911.4 m) e Seconda (1901.8 m) con Stief e alla Quarta (1884.9 m) in solitaria (quote della Carta Tecnica Numerica Regionale).

Sono anni ormai che penso a queste cime selvagge da quando Christian ne ha pubblicato su Flickr. Sai Christian che nel vaso di vetta della Prima Punta c’è la stampa della mappa col tuo tracciato gps?

Il librino riporta un po’ di salite, quasi tutte di austriaci e sloveni eccetto una assidua presenza italiana: Loris Divora detto Pippi da Cave del Predil che sale preferibilmente dal versante che guarda la sua valle.

La salita è ormai tutta bollata con numerosi ometti e evidenti tracce di passaggio. In alcuni punti è molto esposta ma in quei frangenti o la roccia è buona o i mughi aiutano la progressione. Ci sono anche due chiodi per calate, ma si scende anche senza la corda.

Caratteristico il monolite sulla sella detto Mosè, visibile anche dal basso, al quale si passa sulla sinistra.

Il passaggio tra la Prima e la Seconda è abbastanza intuitivo anche se ripido e si passa presso una interessante finestra di cresta. Dalla Seconda alla Terza non si passa facilmente: credo che si debba scendere alquanto, ma tale esercizio va intrapreso solo se si conosce la strada altrimenti si rischia di infognarsi.

La Quarta l’ho raggiunta tramite il canalone che sbocca a sinistra della Terza Punta, caratterizzato da un piccolo torrione al suo ingresso. Il canalone a metà è ostruito da un masso incastrato che forma una caverna al cui interno penzola un cordino ancorato in due punti a formare una staffa che aiuta a superare lo strapiombo. Una volta al culmine del canalone sono sceso pochi metri verso Cave e poi ho preso una cengia a sinistra che mi ha portato dentro un largo colatoio di roccia e mughi. Il colatoio sfocia tra le tre cime di cui è costituita la Quarta Punta.

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